Il Polo Sanitario è situato a Sarno in via Roma 3
La struttura sorge all’interno dell’antico stabilimento industriale di Sarno destinato originariamente a zuccherificio e seguentemente adattato, nel 1840, a seteria.
Il territorio su cui insiste è stato duramente provato dalla frana del 1998 ma la passione e la volontà non hanno impedito agli odierni proprietari di mettersi in gioco e di offrire alla comunità un centro all’avanguardia, innovativo e dotato di tutte le attrezzature necessarie a garantire un’attività di riabilitazione eccellente.
Totalmente ristrutturato e minuziosamente curato negli arredi e nelle rifiniture, l’edificio si sviluppa su quattro livelli ed è circondato da ampi spazi adibiti a parcheggio per gli utenti.
Un giardino che dolcemente arricchisce un’area interna è ricco di alberi secolari ed aiule ben curate rappresentando quel quid pluris che determina l’unicità del complesso.
Tutti gli spazi, dunque, coniugano storia e modernità offrendo agli ambienti un’atmosfera unica, suggestiva, elegante, accogliente sia per chi lavora che per gli utenti.
Il Polo Sanitario è cosi strutturato
Pianterreno
Sala d’attesa
Reception
Ufficio amministrativo
Direzione sanitaria
Centro di Fisiokinesiterapia
Accoglienza genitori
Primo piano
10 ambulatori per prestazioni individuali
1 ambulatorio per prestazione di gruppo
Secondo piano
11 ambulatori per prestazioni individuali
1 ambulatorio per prestazione di gruppo
Terzo piano
Sala Convegni
Sala Riunioni
Amministrazione
La storia
XIX
Il XIX secolo è stata un’epoca di grandi trasformazioni per la Valle del Sarno, sia sul piano sociale che economico. Il territorio a vocazione prevalentemente agricola migliorerà e nasceranno le industrie ad essa collegata. La maturazione del tessuto comportò l’avvento di un reddito pro capite più alto e la nascita di un proletariato manifatturiero insieme a classi intermedie che ridisegnano la connotazione sociale, creando nuovi problemi oltre che di ordine economico-sociale, anche politico ed amministrativo.
Il 1883
I primi insediamenti industriali nella Valle del Sarno furono dovuti all’iniziativa straniera, principalmente svizzeri. Nel 1833 il Principe Ottaviano de’ Medici di Napoli, che ancora vantava diritti feudali sulle acque di un ramo del fiume Sarno, cedette gli stessi alla Società Industriale Partenopea che utilizzò le acque come forza motrice per le macchine che dovevano estrarre lo zucchero dalle barbabietole.
Luigi Giura
La nascita dello zuccherificio, sulle acque del Rio Palazzo, fu finanziata dall’imprenditore Luigi Giura, ispettore di Ponti e Strade, e dai consistenti investimenti della Compagnia Sebezia (circa 30.000 ducati) e della Società Industriale Partenopea con 136.000 ducati. Sotto la direzione di Giura, nel periodo 1831-1834, sorse un immenso fabbricato su terreni i cui prezzi lievitarono proprio in vista della richiesta degli imprenditori.
Zucchero salato
All’inizio lo stabilimento subì numerose traversie consistenti nella perdita del raccolto giunto a maturazione prima che i locali fossero pronti, oppure per i ritardi nella consegna dei macchinari provenienti da Arras e Parigi. La produzione non poté iniziare prima del luglio 1836, ma questo primo tentativo di industrializzazione sarnese fallì in breve tempo. I terreni ricchi di potassio nitroso producevano delle barbabietole inadatte alla lavorazione in quanto davano vita a “zucchero salato”.
La Seteria
Luigi Giura subì una perdita di circa 200.000 ducati e cedette le sue quote alla Società Industriale Partenopea che, a sua volta, nel 1841, trasferì la proprietà dello stabilimento a Francesco Natter e a sua moglie Claudia Guillant. In breve lo zuccherificio venne adattato a seteria dall’abile tecnico belga Eugenio Wemales, già direttore della vicina filanda di lino.